Lo Spuntare di un Nuovo Giorno. Intervista a Brian Weiss. 2007
Intervista a Brian Weiss per Dawn Light (Luce dell’alba).
Questo articolo è stato riscattato dall’internet, ma mostra parecchi errori e lacune, che in alcuni posti rendono difficile la comprensione e la traduzione. Chiediamo scusa.
Traduzione dalla versione inglese originale: Loto Perrella.
Brian Weiss.
La scoperta da parte di Brian Weiss della terapia di regressione, raccolta nel suo libro Many Lives, Many Masters (Molte Vite, Molti Maestri), ha cambiato per sempre la pratica della psicoterapia, come pure la vita dei suoi clienti e dei suoi lettori. I suoi libri, ne ha scritti otto, si vendono molto, tiene delle conferenze in tutto il mondo, è Chairman Emeritus di psichiatria nel Mount Sinai Medical Center, continua a ricevere i suoi pazienti nel suo ambulatorio di Miami, ed è la principale autorità della nazione rispetto alla terapia di regressione a vite passate. Il suo lavoro aiuta i pazienti ad ottenere dei risultati dalla loro guarigione e nei loro viaggi di vita e spirituali. Il suo ultimo libro, Same Soul, Many Bodies (Stessa Anima, Molti Corpi), parla sulle lezioni della vita, spiega la «terapia di progressione», i suoi vantaggi e come ha aiutato molti dei suoi clienti.
Questa intervista.
Abbiamo qui l’intervista completa di un’ora che ho fatto a Brian Weiss. Nel numero di settembre/ottobre 2007 della rivista New Visions Magazine abbiamo pubblicato un riassunto di questa intervista.
Dawn: –Per guarire un problema particolare o una condizione, è importante fare una regressione o una progressione a una vita anteriore, già vissuta, o ad una futura che vivremo? Potrebbe essere utile viaggiare ad una vita passata o futura di un’altra persona ed ugualmente guarire con questo método?–
Brian: –Questo mi sembra un po’ specifico. Se hai un sintomo nella tua vita attuale, apparentemente ha le radici in una vita passata, e ricordando quella vita passata, o l’incidente che è all’origine dei sintomi, hai un effetto liberatore. Questo è simile alla psicoterapia tradizionale, dove le persone ricordano fatti traumatici o significativi della loro infanzia o adolescenza. Il ricordo stesso ha un effetto liberatore sui sintomi, ed è come se la terapia di vite passate in questo senso fosse molto simile alla psicoterapia tradizionale: come se il ricordo delle cause facesse sparire i sintomi del presente. Sembra pure che i ricordi di una vita passata siano più importanti in questa che le memorie future, e che si tratti di un tema complicato in sé stesso, perché esistono molti futuri possibili, e quando ci addentriamo nel futuro, cosa che la fisica moderna ora considera pure possibile, sembra essere di aiuto per la gente più nelle sue decisioni che nei suoi sintomi. Di modo che direi che la regressione ad una vita passata è un po’ più spedifica per guarire i sintomi e ristabilire dalle malattie.–
Dawn: –Crede che la regressione ad una vita passata e la progressione ad una vita futura siano essenziali per correggere i problemi e le sfide di questa vita?–
Brian: –Non necessariamente essenziali, per alcune persone lo sono di più che per altre, ma se qualcuno ha dei blocchi, o degli ostacoli, alla sua pace interiore o alla sua allegria, o se è chiuso nel dolore, o se trascina sintomi o malattie da vite anteriori, allora certamente la risoluzione di questi sintomi o malattie, o la comprensione che le regressioni o le progressioni possono fornire è molto utile e può essere di grande aiuto ma non è essenziale per tutti. Certamente tutti abbiamo curiosità su quello che succede dopo la nostra morte, sulla vita dopo la morte, se ci riuniremos con i nostri cari. Ma non è essenziale. Credo che è utile per tutti avere questo scorcio aumentato, e alcune persone che forse non sono coscienti della sua utilità, che pensano di fare una regressione forse per curiosità, scoprono che è molto più importante di quanto pensavano. Così, malgrado la sua importanza, e spesso la sua grande utilità, non sempre è necessario o essenziale farla.–
Dawn: –Che cosa pensa degli altri metodi di guarigione? Qualcuno di essi è complementario con il suo?–
Brian: –In realtà utilizzo anche altri metodi di guarigione nel mio lavoro. Sono medico, psichiatra, e applico anche la psicoterapia tradizionale quando è necessario. Occasionalmente, assieme alla terapia di regressione uso le medicine se la persona ha quello che io considero una malattia biologica significativa. Ma le uso in picccole quantità e per un tempo limitato, perché le uso soltanto come un aiuto per capire in che modo queste altre terapie siano più utili. Mettiamo che qualcuno, per esempio, habbia una depressione grave, allora avrà delle vere difficoltà per fare una regressione, dato che la sua depressione interferirebbe. Cosí, se possiamo mitigare la depressione, questo farà che il lavoro della regressione sia molto più efficace. Ci sono molte altre tecniche di guarigione: il lavoro energetico, la bioenergetica, che sono pure utili. Cosí, questa è una delle molte terapie di guarigione.–
Dawn: –In che misura la scoperta della terapia di progressione ha cambiato la sua visione della vita e le scelte che fa?–
Brian: –Parlo della terapia di progressione, ma in realtà nel corso di Filadelfia (nella Mind Body Spirit Expo) ci concentreremo di più sulla terapia della regressione. Forse faremo anche una progressione come dimostrazione, ma verso un futuro lontano, non nella vita presente di nessuno dei partecipanti. In questo modo non dovranno preoccuparsi del tema. Credo che andare al futuro, e, ripeto, questo è perfettamente possibile se ti basi sulla fisica moderna, specialmente la Teoria delle Stringhe, una derivazione della fisica quantica, che propone multipli dimensioni ed un’infinità di universi. Di modo che, quando andiamo al futuro, qualunque sia l’idea che ne ha la gente, lo faccio soprattutto per aiutare a prendere delle decisioni. Per esempio, nel mio lavoro utilizzo molto la visualizzazione, e se la gente, in questo stato profondo di rilassamento, puo visualizzare futuri possibili e poi prendere nota dei suoi sentimenti e di quello che sta osservando e le sue esperienze mentre lo fa, questo è un gran aiuto. Per esempio, se devi prenderee una decisione molto importante su accettare un lavoro oppure no a Los Angeles, e lo paragoni con il tuo futuro se resti a Filadelfia, o se accetti un altro lavoro, diciamo in Atlanta. E forse avrai certi sentimenti o pensieri, o intuizioni, o, a volte, semplici rivelazioni su che cosa sarebbe meglio per te. E questo non è una semplica fantasia. È molto di più perché come risultato la gente prende decisioni migliori. O, per esempio, se vai ad una vita futura e vedi le conseguenze delle tue azioni di questa vita como appaiono nel futuro, chiamiamolo karma, puoi farti avanti e cambiare la tua condotta in questa vita per cercare di avere un futuro migliore, più gradevole per te. Ma ripeto, nel corso di Filadelfia durante la conferenza lavorerò soprattutto sulle vite passate.–
Dawn: –Una delle cose sulle quali ha parlato fu sulle molteplici dimensioni che sono presenti in modo simultaneo. Di questo si parla nel libro di Neale Walsch Home with God (A casa con Dio) in Life that Never Ends (Una Vita Interminabile). Potrebbe essere utile parlare con la gente che si trova in questi universi paralleli osservando le sue vite parallele?–
Brian: –Credo che si può fare, ma è interessante perché ora la maggior parte del mio lavoro come medico è centrata nell’aiutare la gente con sintomi, con malattie, con sintomi fisici, con sintomi emozionali, con problemi psicologici, oltre ad aiutare la gente in lutto perché capisca la morte e che cos’è la morte e quello che non è, e farle sentire semplicemente il senso della sua propria eternità o immortalità. Questo è molto importante, persino più importante che lo sperimentare le dimensioni parallele o l’infinità di universi. Queste sono esperienze culmine e credo che sono molto importanti quando la gente le prova, ma sono molto più rare. Tra l’altro, sabato sera stavo parlando con Neale a Chicago in una conferenza e parlavamo precisamente di queste cose che mi stai domandando ora. Una piccola coincidenza.–
Dawn: –Come spiega il déjà vu? Crede che è una visione di qualcosa che abbiamo pure fatto in una vita parallela, o un sogno diventato realtà, o di guardare questa vita (quando il déjà vu ha luogo) da un tempo o una vita anteriori?–
Brian: –Il déjà vu è una sensazione di familiarità, come di essere stati in un luogo con anteriorità, o come se avessimo conosciuto una persona prima. La maggior parte della gente ha avuto questa esperienza. Si potrebbe essere in viaggio a Praga e trovare la città molto familiare. Questo può succedere per un soño, può essere per una situazione simile nella quale ci si è trovati nella vita attuale, o può anche essere di una vita passata nella quale effettivamente ci siamo trovati in quel luogo geografico, o si è conosciuta quella persona concreta, che potrebbe essere un amico intimo, o un partner, o qualcosa di simile. Di modo che a volte viene da una vita passata, ed io ho dei casi in cui una persona visita una città europea pere la prima volta e sa come muoversi per la città, perché le è così familiare. Sa dov’era la vecchia chiesa, malgrado che non sia più lì da 150 anni. E dov’era la stanza segreta della chiesa e quello che vi successe. Questi sono casi di déjà vu che vengono da ricordi di vite passate. Ma possono anche venire dall’infanzia o per altre circostanze, di modo che è necessario fare un po’ di ricerca per trovare l’origine del déjà vu.–
Dawn: –Crede che alcune anime continuano a fare il ruolo di una vita particolare dopo la loro morte (come la Madre Maria e altri maestri), e continuare con quel ruolo, apparendo ai loro seguitori e devoti?–
Brian: –Io credo che la Terra è un luogo molto complesso. È una dimensione fisica, ma ci sono moltissime dimensioni diverse e altri livelli. Inoltre, le anime, o spiriti, sono la parte eterna di noi, ma siamo tutti collegati, e ci sono molte illusioni sullo stare separati e l’individualità, anche se si tratta di un’illusione molto forte. Così, quando la gente muore, cioè quando abbandona il corpo fisico (perché l’anima non muore), prosegue verso altre dimensioni e altri livelli di coscienza, e lì troviamo anime con vibrazioni molto diverse. Così, per esempio, un’anima molto evoluta può ritornare alla dimensione fisica e adottare un altro corpo fisico, può farlo in modo volontario. È quello che gli orientali chiamano «energia del Bodhisattva». Ma non è soltanto un concetto orientale, si trova in tutte le religioni occidentali e le loro tradizioni mistiche e si puo manifestare in quel modo o apparire in una forma diversa: una forma spirituale, una forma di energia, in molti modi diversi. In realtà tutto è energia, così quando queste cose succedono possono rappresentare diversi fenomeni differenti. Sia che stiamo parlando di energia del Bodhisattva, o di un maestro, o una guida o un essere spirituale che si manifesti per qualche ragione per dare dell’informazione, o per dare un messaggio. Quello che noi chiamiamo la Grazia è in realtà questo tipo di mediazione spirituale: per aiutare, o evitare un pericolo, o qualcosa del genere. Queste cose non sono rare, succedono molto spesso. In quanto al modo in cui appare l’essere spirituale, puo essere una forma familiare alla persona, in modo che questa si senta sicura, o sia più disposta ad ascoltare, o che non si spaventi, e certamente sta dentro i poteri o abilità degli esseri spirituali il poter adottare qualunque forma per manifestarsi in modo fisico.–
Dawn: –Esistono delle anime che aiutano altre ad avanzare verso livelli più elevati di evoluzione o di coscienza dopo aver lasciato il corpo? Come fossero delle guide?–
Brian: –Questo succede continuamente. In ealtà è previsto che succeda così. Tutti avanziamo seguendo lo stesso cammino spirituale. Con il tempo tutti ci diplomeremo, così è evidente che nessuno si doploma finché tutti lo fanno. Siamo tutti collegati. Tutte le anime sono veramente collegate. E persino il titolo del mio ultimo libro, Same Soul, Many Bodies (Stessa Anima, Molti Corpi), è un riferimento al filosofo romano Plotino che disse che c’è la stessa anima in ogni corpo. Questo ha un significato doppio. Il primo è che le anime reincarnano da vite passate nella vita presente e in vite future. Questa stessa anima darà la vita a molti corpi. Ma ha anche un significato più profondo ed è che forse c’è un’anima, dato che tutti siamo collegati, una specie di super anima o grande anima, e tutti siamo emanazioni di quest’anima superiore. Cioè, tutti siamo collegati in questo senso, e dobbiamo aiutarci gli uni agli altri per poter andare avanti. Tanto se stiamo nel corpo fisico o fuori di esso, oltre il corpo fisico, sempre ci sono gli insegnamenti, l’evoluzione, c’è uno sviluppo verso dimensioni più elevate, e questa è la drezione nella quale andiamo tutti.–
Dawn: –Crede che le cose stanno funzionando in modo corretto nelle nostre vite in questo pianeta?–
Brian: –In genere, io credo di sí, anche se forse non sembra, perché questo è un pianeta interessante. Questa è una dimensione molto difficile. Ha una consistenza fisica, per questo abbiamo malattie, perdite, morte, dolore, ma è anche un luogo dove ci può essere una grande allegria, amore, compassione, e la possibilità di avanzare più rapidamente nel nostro cammino spirituale. Ci sono molte opportunità di sviluppo. Così, anche se può non sembrare, si può avere l’impressione che siamo persi a causa delle guerre e la violenza e la confusione che c’è tutto il tempo, per il modo in cui la gente tratta gli altri e il pianeta. In realtà penso che avanziamos nella direzione giusta e che questo è una scuola. In una scuola ci sono prove, la gente ha la libertà di interrompere, di decidere di ripetere unn corso, di fare degli errori, e di imparare da questi errori. Si deve vedere dalla prospettiva che non esiste la morte, perché siamo esseri spirituali. In realtà non c’è nascita. Esistiamo da prima di nascere nel nostro corpo fisico. Continueremo ad esistere dopo la nostra morte. Se si considera da questo punto di vista, in realtà non siamo tanto persi come potrebbe sembrare quando reccogliamo il giornale ogni mattina, o guardiamo le notizie e sembra che le cose vadano tanto male su questo pianeta. C’è in verità un cammino evolutivo sul quale ci ritroviamo tutti, e questo non è così male.–
Dawn: –Crede che la gente impara fra le vite per aiutare nella prossima vita o nelle seguenti?–
Sí, stiamo sempre imparando. Il fatto di lasciare il corpo fisico non vuol dire che non continuiamo a progredire ed imparare dall’altro lato. Di fatto, è quello che facciamo. Anche nell’altro lato continuiamo ad imparare. Dopo torniamo qua, allo stato fisico, ai nostri corpi, per vedere se abbiamo appreso le lezioni. È anche importante imparare delle lezioni ad un livello più profondo, nel cuore, non soltanto nel capo o nella mente. Per esempio, se sei una persona compassionevole perché sai che gli esseri spirituali, che è la nostra vera natura, sono intrinsecamente compassionevoli. Questa è la vera ragione, non perché sei stato punito perché eri stato violento nel secolo XIV. Questa è una ragione troppo intellettuale. Questo è una scuola e ci stanno mettendo a prova continuamente, ma impariamo sia nell’altro lato che in questo.–
Dawn: –Ha avuto esperienze con qualcuno che abbia ricordi di un tirocinio fra le vite?–
Brian: –Sí, questo succede spesso. Nel mio lavoro porto le persone a livelli più profondi. È molto sicuro, la gente ha visto tanti esempi di ipnosi nel cinema o nella televisone che non erano corretti. La verità è che tu hai sempre il controllo, puoi aprire gi occhi in qualunque momento, ecc., e non fai mai nulla contro la tua volontà. È molto, molto sicuro. In questi stati profondi la gente può sperimentare eventi posteriori alla morte, ed anche esperienze. Per questo c’è molta gente che ha studiato questo stato particolare chiamato «stato fra le vite», o Stato di Bardo. Ha anche altri nomi, e anche lì continuiamo ad imparare. La gente descrive quello che succede in questi stati. A volte le descrizioni sono limitate dalle parole, o i concetti, o la mente della gente, o tinte da questi fattori. Ma esiste il consenso che l’apprendimento prosegue anche dall’altro lato. Ma quando siamo dall’altra parte non siamo limitati dal corpo fisico o dal cervello, di modo che possiamo imparare ad un ritmo accelerato.–
Dawn: –Che cosa pensa dei fantasmi?–
Brian: –Bene, questa parola ha diversi significati per le persone. Nel suo uso più diffuso, i fantasmi sono delle anime, o spiriti, o coscienze, che hanno lasciato il corpo fisico, che forse non si no accorte di essere morte fisicamente, e così continuano a vagare per la zona finché si accorgono che forse dovrebbero progredire dall’altro lato, e allora se ne vanno verso la luce, per una revisione della vita in tutte le sue fasi como descrivono molti ricercatori che si occupano delle esperienze della morte. Ma a volte, i fantasmi, nel senso popolare della parola, possono essere spiriti legati alla terra che non sono ancora andati verso la luce, e oltre, per continuare con gli insegnamenti e per scegliere la loro seguente incarnazione, ma alcune persone utilizzano la parola fantsma nel senso di spiriti, cioè, si puo ricevere la visita di una guida spirituale, o mentore, o maestro e chiamarlo fantasma, anche se questo non è un nome appropriato per nominarlo, perché la parola fantasma ha anche molti altri significati. Per questo io utilizzo la parola nel senso preciso di spiriti che stanno ancora girando sulla terra perché forse non si sono ancora accorti di essere morti.–
Dawn: –Qualche volta ha potuto aiutare qualcuno di questi ad andare avanti e rendersi conto che era morto?–
Brian: –Bene, parli con la persona che è in questo stato, in questo stato profondo, e le descrivi il processo: della revisione della vita, del perché siamo qua, e in primo luogo perché arrivano a questa scuola, il programma di lezioni, il cammino spirituale nel quale hanno scelto di lavorare, le qualità che hanno deciso di imparare, sia la compassione, la non-violenza, o l’amore, o la pazienza, o il tipo di lezioni che tutti conosciamo. Poi parliamo della luce e di quello che succede nella luce, la presenza spirituale della luce, e del fattore di rinnovamento della luce, e vanno avanti. È molto facile fare questo.–
Dawn: –Lei dice che la nostra meta finale è l’immortalità. Che cosa significa questo per lei? Ha lo stesso significato che per tutti?–
Brian: –Credo che ora lo definirei in un altro modo, direi che la meta finale è comprendere la nostra immortalità. Siamo già immortali, ce l’abbiamo già. Questo significa che il corpo non è immortale, è l’essenza spirituale, l’anima, lo spirito, la coscienza, chiamalo come vuoi. Questa à la nostra parte immortale. È quasi come un automobile e un conduttore. A volte ci identifichiamo con l’automobile, ma non lo siamo, in realtà siamo il conduttore. Così, quando l’automobile si guasta, lo lasciamo e ne cerchiamo un altro. È questo che voglio dire quando parlo di esseri immortali, che noi siamo esseri spirituali, e che gli esseri spirituali, e noi tutti lo siamo, hanno certe qualità: amore, compassione, non-violenza, pazienza, comprensione, mancanza di pregiudizi, questo tipo di qualità. E dobbiamo capire che questo è quello che siamo, e questa è la ragione per cui siamo qua, per imparare. Così è come raggiungiamo le dimensioni superiori. Quindi, non dobbiamo pensare a noi come corpi fisici, è un’illusone, uno stato temporale. Dobbiamo pensare a noi come esseri immortali, così è più corretto.–
Dawn: –Come ha influito sulla sua esperienza vitale personale scoprire la terapia di regressione e progressione? Ha sentito una maggiore sodisfazione o pace rispetto al futuro?–
Brian: –Infatti, questo mi ha aiutato molto. Ho avuto il privilegio di fare delle terapie di regressione e di progressione negli ultimi 27 anni, da quando Catherine, la donna che appare in Many Lives, Many Masters (Molte Vite, Molti Maestri), entró nel mio ufficio la prima volta. Da allora è trascorso molto tempo e ho fatto questo lavoro con più di 4.000 pazienti nel mio consultorio, e altre centinaia di migliaia in gruppi in tutto il mondo. Come nel gruppo che formeremo a Filadelfia nel corso della Mind Body Spirit Expo, dove faremo delle regressioni di gruppo. E poi la gente mi farà arrivare le sue esperienze per posta o per email. Di modo che mi ha aiutato moltissimo, nei miei valori, le mie pratiche, in come faccio la meditazione ora, e nel fatto che le piccole cose che mi davano fastidio prima non mi disturbano più così tanto. I miei valori sono cambiati e questo è stato un gran vantaggio per me, osservare queste regressioni ogni giorno, partecipare, conoscere grandi persone di tutto il mondo, viaggiare in tutto il mondo e conoscere queste persone ed avere esperienze, mi ha aiutato enormemente. Sono molto grato di aver avuto questa opportunità.–
Dawn: –Come vede il futuro del pianeta e della razza umana?–
Brian: –Bene, ne parlo nel mio ultimo libro. Stavo facendo una specie di ricerca, non troppo importante: dovevo dstribuire dei moduli e chiedere che li riempissero dopo aver fatto delle progressioni di gruppo nel futuro. L’ho pure fatto in modo individuale, ma i più furono dei gruppi considereando tre periodi di tempo: 100 a 200 anni nel futuro, 500 anni nel futuro, e 1000 anni nel futuro. Scrivo sull’unanimità, la concordanza di quelli che viaggiano al futuro in uno stato di rilassamento profondo: quello che descrivono ha una gran coerenza, soprattutto nel futuro lontano. E tutti siamo qua. Non è la fine del mondo. Succedono alcune cose brutte ed alcune cose buone. Scrivo molto su questo nel io nuovo libro Same Soul, Many Bodies (Stessa Anima, Molti Corpi).–
Dawn: –Crede che gli esseri umani possano davvero distruggere il pianeta o forse è che lo renderemo inabitabile per noi stessi, ma il pianeta andrà avanti?–
Brian: –La mia opinione personale è che gli esseri umani non possono distruggere il pianeta. la tecnologia potrà crescere enormemente nel prossimo millennio o più, e allora potrà diventare possibile. Ma in genere credo che il pericolo non è per il pianeta, ma per i suoi abitanti. Così, possiamo renderlo insopportabile o inabitabile, ma la Terra sopravvivrà e immagino che anche le piante, sono molto resistenti. Dobbiamo soltanto preoccuparci per la gente e per gli animali, e questa è la nostra scuola, di modo che dobbiamo occuparcene. È una bella scuola con grandi cose da insegnare, un buon posto per imparare, e veramente dovremmo essere scrupolosi su come trattiamo il pianeta. ma non mi preoccupo per il pianeta, mi preoccupo per i suoi abitanti.–
Dawn: –Sono d’accordo con lei. Ci sono altri obiettivi o vantaggi nelle terapie di regressione e progressione?–
Brian: –Credo che ne abbiamo gia parlato: guarire il fisico e le emozioni…–
Dawn: –Bene, ma che succede se qualcuno vuole trovare una persona che è scomparsa, o scoprire il destino di qualcuno di cui ha perso il contatto, ma che finalmente ritroverà?–
Brian: –Qui ci addentriamo nella questione delle parentele. L’idea degli amici del cuore o dei compagni intimi, o della gente con la quale entreremo in contatto, e ce n’è molte di più di quanto crediamo, e non sempre è un fatto romantico, c’è gente con la quale siamo stati con anteriorità e con la quale ci ritroveremo. Naturalmente si possono incontrare in vite passate, e si può comprendere l’oggetto del vostro rapporto in questa vita basandosi su quello che avete fatto in vite passate. Le parentele cambiano: tua nonna può ritornare come tuo nipote o come una cugina o qualcosa del genere. Le parentele cambiano, ma le anime sono le stesse. Se guardi verso il futuro vedrai quando vi ritroverete, e che i vostri atti in questa vita sono una specie di verifica del vostro rapporto in una vita futura.–
Dawn: –Ma che cosa succede se si tratta di un bimbo che si è perso da qualche parte e si guarda avanti ad una vita futura quando quel bimbo finalmente ritorna e dice: «O guarda, io ero qua quando mi sono perso», e nel momento presente puoi andare e guardare e trovare il bimbo in quel luogoo. (Mi riferisco al caso di un bimbo che fosse scappato, non che fosse morto).–
Brian: –Sí, ho avuto molti casi simili o con modifiche. Per esempio, un bebè che muore, spesso si trova un vincolo di una vita passata con quello che sta succedendo, e si riconosce l’anima del bebè ma si trova in un corpo diverso, non il corpo del bebè, ma è una relazione del passato. Forse in quella vita visse fino a 95 anni, ma in questa muore essendo un bebè, per una qualche ragione. In ogni caso, non è necessariamente un castigo, c’è sempre compreso un insegnamento. Ho avuto dei casi nella vita attuale, non è necessario andare ad una vita futura, in cui il bimbo muore e poi la stessa anima ritorna come un altro bimbo con gli stessi genitori. E il secondo bimbo parla di esperienze che ebbe il primo, in prima persona. Questo l’abbiamo visto succedere abbastanza spesso. Lo stesso succede qualche volta con gli aborti. Forse il corpo fisico non sarà sufficientemente forte per il destino de quell’anima, di modo che si stabilisce una specie di accordo con la madre, avviene un aborto e poi l’anima ritorna in un corpo fisico più forte. È la stessa vita. Oppure, puoi guardare nel futuro e vedere dove ritornerà quell’anima. Ma ricorda, il futuro è più vago, perché c’è un’infinità di futuri. Ci sono futuri probabili e futuri possibili. È quasi come un’analisi statistica. Di modo che le tue decisioni stanno sempre cambiando il futuro così quello che prevedi in un certo modo forse non sarà il futuro che arriverà. Ma certamente gli altri esempi sono più definitivi, e puoi vedere il ritorno della stessa anima. La vita presente, per esempio, è la vita futura di una delle tue vite passate, e qui ti ritroverai con molte delle stesse anime, di nuovo le stesse persone. Per cui non è difficile proiettarsi in una vita futura con la quale dovrai di nuovo interagire. Si può quasi predire come sarà basandosi sulla tua condotta nei rapporti della vita attuale. Di modo che il meglio che si può fare è avere dei rapporti salutari, cioè dei rapporti pieni di comprensione, pazienza, compassione, amore ed empatia. E se fai così avrai delle vite future con rapporti migliori.–
Dawn: –Nel libro Same Soul, Many Bodies (Stessa Anima, Molti Corpi), la sua paziente, Victoria, continua ad avere mal di schiena in questa vita nonostante essere stata guarita nella vita anteriore. Perché ha dovuto soffrire di nuovo quel dolore? Non avrebbe dovuto essere guarita per sempre nella guarigione della vita anteriore?–
Brian: –È difficile conoscere in questo modo il proposito di un’anima. A volte si riesce, ma altre volte le cause non diventano chiare fino a più avanti. Ma in questa vita quello è stato certamente un fattore importante, come in un grandioso accesso di crescita spirituale per lei. Non so perché i sintomi passano avanti. Anche se fu guarita in quella vita, il problema è arrivato fino a questa, ma in qualche modo la portò a quel corso dell’Istituto Omega, dove ritornò a quella vita passata con esperienze spirituali molto profonde e intense, que hanno configurato la sua vita posteriore. Non conosco l’obiettivo spirituale per cui fu scelto quel sintomo per essere rappresentato in questa vita, ma certamente era importante per la sua evoluzione spirituale nella sua vita ordinaria.–
Dawn: –Same Soul, Many Bodies (Stessa Anima, Molti Corpi) è un opera maestra su come utilizzare gli esempi delle vite passate e future del paziente per insegnare le lezioni della vita, come la compassione, i rapporti, la meditazione, la spiritualità e l’amore. Che cosa l’ha ispirato per impostare il libro in questo modo ed andare oltre un rendiconto di vite passate e future, che già sono di per sé interessanti?–
Brian: –Credo che scrivo sempre su diversi livelli, e una parte di questo è anche per me. Mi piace far conoscere le storie dei miei pazienti perché è così fascinante che la gente abbia queste esperienze, sia in modo individuale o in gruppo. Victoria in realtà era in un gruppo, e più tardi abbiamo fatto una seduta individuale. Scrivo su un proposito superiore perché non si tratta solo di guarire dei sintomi, e non si tratta solo di vite passate e vite future. Si tratta pure di energía spirituale e il proposito della vita e del perché siamo qua. Credo che la gente si è fatta queste domande, chiedendo, speculando su di loro durante migliaia di anni, e tutto quanto io possa fare per aiutare alla crescita spirituale della gente, o per capirla o aiutarla ad andare avanti, lo scriverò, soprattutto se questo viene dai miei pazienti pereché questo fa parte del caso, non sono solo i ricordi di vite passate, ma se stanno ricordando vite future o tempi fra le vite, o dimensioni spirituali. Credo che tutti questi elementi siano molto importanti e non so mai a che cosa si riferirà il lettore. Puo essere qualcosa di un caso in cui ho pensato: «Bene, forse questo non sarà tanto importante, ma lo menzionerò ugualmente perché è avvenuto», e poi forse qualcuno troverà quel punto e gli servirà di aiuto. Così in realtà è lo stesso tipo di risposta che per il mal di schiena di Victoria: io non so esattamente in quel momento per quale ragione quello può essere importante per una persona e non tanto per un’altra, così lo menziono perché voglio che la gente abbia tutte le possibilità di trovare un’informazione particolare o una riflessione. Forse è qualcosa che hanno sognato e che stavano considerando, e questo serva semplicemente per confermare. Per tutte queste ragioni cerco di essere il più completo possibile.–
Dawn: –Di tutto quanto ha scritto, e il filtro utilizzato per spiegare quello che lei ed altri hanno visto nelle vite passate e future, quanto si basa in quello che le hanno insegnato nell’adolescenza? Per esempio, le insegnarono che siamo qui per imparare e poi «diplomarsi» a livelli più elevati che finalmente possano condurre all’immortalità?–
Brian: –No, credo che la maggior parte di quello che so risale a verso il 1980 o 1981, a partire da Catherine e più avanti. In minor misura è quello che mi insegnarono prima. Quello che mi insegnarono prima fu importante perché costituisce una base per il modo di vedere le cose, e certamente quello che mi insegnarono nel metodo scientifico, di osservare e sviluppare ipotesi, provarle, avere una mente aperta, questo è molto importante. Rispetto alle lezioni spirituali, la maggior parte viene dal mio lavoro sperimentale, a cominciare da Catherine.–
Dawn: –Crede che ci sono molti mondi dentro del nostro dei quali la maggior parte degli esseri umani non sono coscienti?–
Brian: –Assolutamente. Esiste un’infinità di mondi, ed è quello che la fisica e la cosmologia moderne stanno ora dimostrando. Siamo tutti energia e tutti ci interpenetriamo, ed è per questo che si possono avere delle visite spirituali, e cose simili. Questo mondo fisico è uno dei molti, moltissimi mondi. A volte la gente potrà fare un’obiezione intellettuale alla reincarnazione, o alle vite passate, o alle vite future, come per esempio al numero di anime. Il numero di anime nel pianeta è molto più grande di quanto sia mai stato. Da dove vengono le anime? La risposta è da tutti quegli altri mondi e dimensoni. Questo non è l’unico posto dove ci sono delle anime. O forse le anime possono dividersi ed avere esperienze simultanee. Per cui, sí, credo che ci sono una infinità di dimensioni e mondi e livelli di coscienza.–
Dawn: –Davvero mi è piaciuto leggere la storia della persona che cominciò la sua regressione ad una vita passata su un altro pianeta. È stato interessante per lei trovare delle prove del fatto che possiamo avere esperienze future da gente che viene qui da altri pianeti?–
Brian: –Questo è stato interessante per me perché ha senso. Questo non è stato il solo caso, altri hanno parlato pure di questo: che ci sono state migrazioni da altri pianeti. Questo naturalmente è successo troppo tempo fa per averne delle prove. Ogni tanto possiamo confermare vite passate perché la gente si trova là, trova nomi o altra informazione significativa, o trova i figli di una vita passata, ma trovare qualcosa di veramente antico: una migrazione da altre galaxie o sistemi stellari, questo non riguarda neppure altre dimensioni, è della stessa dimensione, dello stesso universo. È molto, molto interessante. Certamente fu di gran aiuto per quella persona, Patrick. Ricordo anni fa un corso con el Dr. John Mack, dell’Università di Harvard. Facemmo questo corso a Boston. Lui aveva studiato gli Ovni, una cosa nella quale io avevo pochissima esperienza. Stava lavorando con l’ipnosi per riportare la gente alla sua esperienza di abduzione. A volte non trovavo un’abduzione, ma delle vite passate. Così mi invitò a parlare nel suo simposio, io ci andai e mi divertii alla grande parlando di questo tema. E trovavo dei casi in cui la gente diceva: «sí, siamo qui venuti da altre parti». Credo che probabilmente siamo tutti forestieri. Le nostre anime non hanno età, per cui siamo vissuti in altre dimensioni, in altre galassie, e in altri mondi. Non abbiamo iniziato il nostro cammino sulla Terra.–
Dawn: –Ricordava Patrick qualcosa di questa informazione? Per esempio, dove aveva sotterrato i rotoli? E quello che la scienza moderna ha scoperto, gli è servito per riconoscere che avevano trovato quello che lui aveva sotterrato? Ha mostrato interesse per scoprirlo?–
Brian: –No, non acora, credo che era troppo impreciso. Successero tante cose in quegli anni (60.000 anni). Le linee di costa sono cambiate. Luoghi che si trovavano sopra il livello del mare ora sono sotto. Non c’era sufficiente informazione chiara. Lui sa che saranno scoperti un giorno. La cosa importante per lui era l’informazione, la sapienza che ne ricavò, non i luoghi precisi dove quella conoscenza sarà di nuovo scoperta, perché non lo sarà finché non sia il momento giusto. Ho la sensazione che queste cose non avvengono per caso. Quando saremo pronti sarà scoperto, ma mentre la gente continui a fabbricare armi con qualunque cosa, non credo che saremo pronti.–
Dawn: –C’è qualcosa di cui lei era sicuro che non esisteva prima di dedicarsi a questo lavoro, ma di cui è ora convinto proprio grazie al suo lavoro?–
Brian: –La vita dopo la morte. Non ne ero sicuro ma ora sono convinto che esiste. Credo che per me è la cosa più grande.–
Dawn: –Mio marito mi chiede sempre perché tutti ricordano vite passate in cui furono famosi. Perché nessuno ricorda vite passate in cui lavorava da mediatore di assicurazioni in Ohio?–
Brian: –Lo fanno. In realtà questo è un mito. È molto raro trovare gente famosa. E a volte sono solo fantasie o proiezioni. Ma quando stai facendo regressioni seriamente, a un livello più profondo, non trovi queste cose. È un mito che fossero persone famose, trovi principalmente schiavi, servi, questo tipo di gente.–
Dawn: –Io feci una terapia di regressione ad una vita passata in gruppo, e ricordai una vita passata in cui io ero famosa, ero un principe a Londra. Riconobbi gente della mia vita attuale che si trovava in quella vita.–
Brian: –Questo può essere certo, tutti siamo stati ricchi, poveri, principi. Di gente che fu Giovanna d’Arco ce n’è una ventina, ma non so come si fecero quelle regressioni. Io non ne ho trovato mai nessuna, ed ho fatto questo lavoro con centinaia di migliaia di persone. Ho avuto gente che apparteneva all’aristocrazia, o che era molto ricca, ma non nella quantità che si potrebbe pensare. Essere un principe, o ricco, in questo caso non è quello che io considero gente famosa, quelli che quando dicono il loro nome tutti li conoscono, questo è raro. A volte è soltanto una proiezione. Avevo un uomo che credeva di essere Napoleone. Si stava facendo una regressione e lo trovammo nell’esercito francese, in quell’epoca, con l’uniforme, e descrivendo la strategia della battaglia. Descrisse i nemici, i colori delle uniformi. Era tutto corretto ma quando guardammo meglio si vide che era stato un caporale nell’esercito di Napoleone. Era lì, poteva vedere Napoleone, ma certamente non era lui. In quella vita aveva bisogno di più potere e aveva un po’ travisato l’immagine nella sua mente. Ma quando fece un lavoro profondo, intensivo, era vicino, era lì. Così, trovare un soldato non è raro, trovare Napoleone sì lo è. A volte ci sono alterazioni perché tutto quanto affiora alla mente si puo alterare. Io posso chiederle di descrivermi la festa di quando compì 10 anni, o 15 anni, e la descrizione sarà corretta al 98%. Ma una piccola parte potrà essere alterata, come «Quell’anno la facemmo nel recinto di patinaggio, non nella pista delle bocce. Quello fue nel mio undicesimo compleanno.» O qualcosa del genere, ma ciò non significa che il ricordo non sia corretto.–
Leggete le mie recensioni di due libri di Brian:
Many Lives, Many Masters (Molte Vite, Molti Maestri).
Same Soul, Many Bodies (Stessa Anima, Molti Corpi).
Dawn Light (Luce dell’alba). Martedì 25 dicembre 2007.
Link originale:
http://www.dawnofanewday.com/books/brian-weiss-interview-author/
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